Honda e: le origini

Fin dalle prime comparse, ai Saloni di Ginevra e Francoforte, Honda e si è presentata come metro di paragone nel settore delle elettriche da città, e non solo. Progettata per essere accessibile a tutti, nella sua evoluzione che sa davvero di futuro. È stata provata nel corso della presentazione alla stampa europea nei giorni scorsi a Valencia, dopo mesi di attesa.
Ingegneri e designer giapponesi hanno preso spunto dal ricordo della Civic prima serie degli anni Settanta – una delle prime asiatiche di successo in Europa – e hanno realizzato un’auto che dà un’immediata sensazione di familiarità.

Honda e: il design è a dir poco avvenieristico

Linee pulite e arrotondate, design minimalista, maniglie a scomparsa. Gli specchietti retrovisori vengono sostituiti dalle telecamere che proiettano le immagini su due schermi posizionati agli estremi della plancia. I gruppi ottici anteriori sono un tuffo al cuore: tondi come quelli dell’auto di 40 anni fa, stessa espressione anche se ora i led hanno preso il posto del tungsteno. Uno ‘sguardo’ che non si dimentica. A bordo, il vintage dell’effetto legno sulla console e sul tunnel centrale ci accompagna nell’auto degli anni a venire. Tre gli schermi in sequenza, oltre ai due che fungono da retrovisori: uno da otto pollici dietro al volante e due da dodici con le funzioni personalizzabili tramite uno sfioro. Le molte funzioni sono davvero intuitive, una completezza assoluta che evita la complessità.

Non solo ADAS e bilanciamento perfetto

Così come avviene per gli esterni e per gli interni di Honda e, anche alla guida si trova qualcosa di antico nella rivoluzione elettrica. Gli aiuti elettronici alla quida più avanzati, che su alcune auto rilette in chiave elettrica possono risultare posticci, qui sono assolutamente naturali. A stupire non sono nè l’accelerazione bruciante tipica del motore elettrico (la coppia è di 315 Nm) nè l’estrema stabilità dovuta alla pari suddivisione dei pesi tra anteriore e posteriore ad affascinare, ma l’auto nel suo complesso. E’ la reincarnazione della moderna visione di mobilità nata nel 2016 e che si fonda su quattro pilastri: design, rapporto uomo-macchina, connettività e prestazioni dinamiche.

La scommessa di Honda

Il quartier generale della casa nipponica punta tutto sulla Honda e: sarà il paradigma della gamma. Verranno lanciati sei modelli nei prossimi tre anni. E lo si capisce anche dal nome del progetto complessivo: Honda e technology. L’obiettivo è connettere tutto, con Honda al centro di tutto.
Per l’Europa, dove l’elettrificazione funziona meglio che altrove, è stato deciso di dare un ulteriore accellerata: l’intera gamma sarà elettrica entro il 2022. Per il debutto, si è scelta una vettura a chiara vocazione cittadina – dove attualmente l’elettrico esprime il meglio di sé – per dimensioni (meno di 4 metri) ed autonomia (circa 220 km dichiarati) ma con allestimenti che fin dalla versione base sono propri di un segmento superiore.

I punti di forza di Honda e

Tra i punti di forza della Honda e, la maneggevolezza: grazie alle ruote che sterzano di 50 gradi, si fa manovra in un fazzoletto. Nella versione più accessoriata, quella che verrà lanciata per prima, il park assist evoluto compie le manovre in autonomia. Honda e segna un passo deciso verso una nuova concezione di auto, di mobilità. Dove l’uomo è ancora fondamentale, ma la tecnologia lo supporta moltissimo. Dalla guida con un solo pedale, con l’acceleratore che diventa freno quando lo si rilascia, al controllo totale del mezzo anche via smartphone.
Proprio l’oggetto a cui la Casa giapponese si è ispirata, al punto che è possibile collegare una consolle all’auto e giocare a Super Mario sui mega schermi.

1 Motorizzazione, 2 allestimenti e gli obiettivi di Honda

Una motorizzazione, due allestimenti, cinque colori. Tutto sommato una scelta facile. Unico neo, il prezzo: dai 35.500 euro per il modello base, tremila in più per l’Advanced (la prima che arriverà nelle concessionarie, da maggio). L’obiettivo di vendita è di 500 vetture vendute entro l’anno in Italia. In ottica di una strategia globale, infine, Honda sta lavorando anche sull’approvvigionamento energetico e sondando la possibilità di trovare partner commerciali in Italia. A Londra è già riuscita già a installare 1.800 stazioni di ricarica sui lampioni stradali.